Sardegna Eventi Blog - Tutti gli eventi della Sardegna li trovi qui!: Stagione Teatrale PALAU 2016/2017, 8/24 Gennaio, 3/17 Febbraio, 8/20 Marzo, 22 Aprile

Stagione Teatrale PALAU 2016/2017, 8/24 Gennaio, 3/17 Febbraio, 8/20 Marzo, 22 Aprile


E' uscito il programma della Stagione Teatrale di Palau, organizzato dalla Cedac.

Tutti gli spettacoli si terranno presso il Teatro Montiggia ed è possibile già acquistare i biglietti o gli abbonamenti agli spettacoli che sono in programma da Gennaio 2017.

L'abbonamento a 7 spettacoli viene a costare: 75 euro (intero), 65 euro (ridotto).
Ogni spettacolo viene invece 15 euro (intero), 12 euro (ridotto).

Ed ecco tutti gli spettacoli in programma dall'8 Gennaio 2017:


  • 8 Gennaio, "Notturna di Donna con Ospiti", con Giuliana De Sio


"Un avvincente thriller tra il paesaggio desolato delle periferie metropolitane e un’umanità ferita e degradata, vittima delle passioni e segnata da un amaro disincanto. Un’intensa prova d’attrice per l’artista partenopea – accanto a Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Francesco Di Leva, Luigi Iacuzio, regia di Enrico Maria Lamanna – tra suggestioni quasi cinematografiche che rimandano ai film di Kubrick e Scorsese, e il riemergere di antichi fantasmi. Una donna in attesa, un marito assente, in una sera afosa, tra domestiche inquietudini e un incontro inatteso…."

  • 24 Gennaio, "Amleto", con Maddalena Crippa e Daniele Crespi...

"Un uomo, da solo. Da solo con la sua coscienza. Un compito: la vita. Ma anche la paura, terribile, che immobilizza: la nostra. Esiste il “nostro” futuro? O esiste il destino?
Non è dato sapere.
Almeno per ora, almeno per l’uomo, cosiddetto moderno. Quello che forse conta però, è che queste domande costituiscano un ponte, che collega noi stessi a quell’uomo moderno, a quell’uomo shakespeariano, vissuto nel Milleseicento: siamo sostanzialmente gli stessi.
L’Amleto di Shakespeare è il testo teatrale più importante dell’era moderna. Vi è in esso un’analisi profonda dell’umano sentire, in rapporto alle problematicità del vivere quotidiano. Meglio di chiunque altro, e soprattutto per primo, Shakespeare è riuscito a raccontare le infinite contraddizioni dell’essere umano, di fronte all’impegno che questo deve assumersi per poter anche semplicemente stare al mondo; affrontare il futuro, il destino, l’amore, le ingiustizie, le controversie, il dolore, la perdita ecc. In esso sono ben dosate le rappresentazioni del mondo grande, lo stato, i grandi destini e temi dell’umanità, e il microcosmo familiare dei sentimenti più intimi e segreti.



In questo senso per me, è il testo più moderno, più urgente, e come tale mi sprona più di ogni altro alla sua rappresentazione, anche in veste registica. Il mio impegno è quello di proporre al pubblico contemporaneo, uno spettacolo contemporaneo. Non già con l’intento di mediare, sovrapporsi, o nella migliore delle ipotesi, aggiungersi, alla miriade di interpretazioni che dal 1601 ad oggi sono state fatte; sarebbe un esercizio di stile fine a se stesso e soprattutto assolutamente vano per il pubblico nuovo, del quale ci sentiamo di dover tenere conto in maniera particolare.
Elemento nodale, è ovviamente il testo: traduzione e adattamento. Leggermente tagliato (durerebbe altrimenti più di quattro ore) ma fedele, non alterato, e con una traduzione atta a esaltarne tutte le possibilità poetiche, ma in una prosa semplice, scorrevole, di facile comprensione, e con una messa in scena e una recitazione che si propongono di essere vicine al nostro mondo, senza simbolismi e sovrastrutture che si frappongano fra i 14 attori sul palcoscenico ed il pubblico."


  • 3 Febbraio, "L'amore migliora la vita", con Ettore Bassi, Eleonora Ivone, Edy Angelillo, Giorgio Borghetti

"Quando i giovani hanno tutto da insegnare e niente da imparare dagli adulti. Che l’amore migliori la vita può sembrare un’ovvietà, un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile. In realtà la nostra esistenza è invasa da altri sentimenti sempre più predominanti e che fanno parte del corredo del nostro vivere sociale: la rabbia e la paura. Siamo talmente concentrati sul nostro malessere da dimenticarci ciò che di bello potremmo avere se solo fossimo meno ottusi. L’ottusità è la caratteristica di tutti coloro che, pensando solo nei termini del proprio ambiente ristretto, attribuiscono alle proprie idee un significato universale. Così non ci accorgiamo della ristrettezza mentale che accorcia il nostro campo visivo e che ci rende mediocri, condannandoci alla pratica costante dell’ipocrisia. Una commedia scorretta sulla necessità di comprendere se stessi e le persone che ci sono vicine e che più amiamo.
Due coppie di genitori si trovano per discutere di un problema che riguarda i propri figli maschi appena divenuti maggiorenni. All’inizio i quattro sembrano essere molto civili e dimostrano di avere a cuore solo il bene dei propri ragazzi ma, quando si tratta di discutere della loro omosessualità e della loro volontà di vivere apertamente il loro amore, le cose si complicano notevolmente."


  • 17 Febbraio, "Ieri è un altro giorno", con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Milena Miconi, Biancamaria Lelli, Antonio Conte, Alessandro Sampaoli
"Sul punto di concludere «la causa» più importante della sua vita, Pietro, un avvocato ossessionato dalle sue manie, si trova a dividere una lunghissima giornata con un individuo incredibile. Una giornata in cui niente va come previsto. Ma perché la sua segretaria inciampa sempre nel tappeto? Perché il suo capo gli chiede sempre la stessa cosa? Perché riceve sempre la stessa telefonata? Perché tutti hanno l’aria di avercela con lui? Uno dei maggiori e più recenti successi comici a Parigi, nominata miglior commedia ai Molière 2014, per la prima volta in Italia.
Ieri è un altro giorno, è una commedia solida e piena di sorprese, con un’inventiva folle nella messa in scena che fa ben comprendere i motivi di un successo così sorprendenti, con il valore aggiunto che solo due campioni di comicità come Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione sono in grado di garantire."

  • 8 Marzo, "Nero Tango"

  • 20 Marzo, "Tutto per Lola", con Caterina Costantini, Lorenza Guerrieri, Lucia Ricalzone, Monica Guazzini, Geremia Longobardo

"La tragicomica storia di quattro ex prostitute “in pensione“ che, per colpa dei loro trascorsi lavorativi, vengono coinvolte in un giallo-rosa frizzante e dagli esiti imprevedibili.
È la tragicomica storia di quattro ex prostitute che, ritirate pensione“, vivono insieme in un villino liberty che un tempo era la Casa di appuntamenti dove svolgevano il mestiere.
Ora vi trascorrono una serena vecchiaia, fatta di passeggiate, peonie piantate in giardino e serate davanti; alla TV, fino a quando, un giorno, proprio sotto le finestre del loro villino, compare la giovane Lola, un’adolescente nigeriana costretta sul marciapiede da un connazionale, della quale cominciano a seguire le sorti.
Coinvolte per colpa dei loro trascorsi lavorativi in un giallo-rosa frizzante e dagli esiti imprevedibili, le quattro colleghe cercano di lottare contro un mondo che non cambia mai, offrendo al pubblico la possibilità di ridere sulle assurde disavventure che la vita, a volte, ci propone."


  • 22 Aprile, "Indaco", con Cristiano Fagioli, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza, Assistente alla coreografia Alessandra Odoardi. Musiche di Virginio Zoccatelli e Diego Todesco, Video Scenery Design  Gianluca Giangi Magnoni, Diego Rossi, Alessandro Ottenio.
"“Indaco” è un nuovo spettacolo che coniuga la danza, la tecnica e l’innovazione, grazie al supporto di speciali effetti video su particolari fondali trasparenti, oltre a giochi di luce pensati appositamente per il linguaggio coreutico. Con la regia di Cristiano Fagioli e Gianluca Magnoni, i danzatori di Rbr Dance Company si alterneranno sul palcoscenico, comparendo e scomparendo grazie ad un minuzioso studio di luci e di proiezioni che incanteranno il pubblico, piacevolmente proiettato in una magica atmosfera di illusioni ottiche.
Le musiche sono inedite, create su misura per lo spettacolo dai Maestri Virginio Zoccatelli e Diego Todesco; lo stile contemporaneo/new age si sposa perfettamente con quello proprio della compagnia, originando vere e proprie ispirazioni coreografiche.
I danzatori raccontano il rapporto uomo-natura, la ricerca delle proprie origini e il rispetto dell’ambiente, in un continuum di istantanee coreografie emozionali. Tutte tematiche preziose alla direzione artistica della compagnia che, inserite nel percorso di ricerca che da sempre svolge, pongono l'uomo e la donna di fronte alla natura, madre e nel contempo avversaria. In “Indaco” tutto scorre, tutto evolve nel silenzio; è un messaggio di armonia con la Natura che parte dal rispetto degli essere viventi, animati e inanimati.
“L’indaco è il colore che avvolge il nostro pianeta, dichiara Cristiano Fagioli, è simbolo di spiritualità e di risveglio interiore; lo spettacolo si fa portatore di un profondo messaggio, che ricorda quello proposto dall’ormai conclusa Esposizione Universale 2015, e pone l’accento sul rispetto per il pianeta, sulla cura dell’ambiente in quanto anima del mondo e sull’attenzione ai bisogni più autentici dell’uomo.